Aliens: Fireteam Elite – Recensione

PC PS4 PS5 Xbox One Xbox Series X

Fucile a impulsi? Pronto. Smart Gun? Carica. Elmetto d’ordinanza? Indossato. Siamo pronti ad avventurarci in quel di Aliens: Fireteam Elite, sparatutto cooperativo di Cold Iron Studios!

Sviluppatore / Publisher: Cold Iron Studios / Focus Home Interactive Prezzo: 39,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Cooperativo Online PEGI: 16 Disponibile Su: PC (Steam), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S

È decisamente un periodo prolifico per gli appassionati degli sparatutto cooperativi. Dai meno famosi come Second Extinction ai più attesi come Back 4 Blood passando per i più hardcore come GTFO, di scelta per chi vuole imbracciare i fucili e andare a sparare in compagnia ce n’è in buona quantità.




E se per caso a un interesse per gli sparatutto condiviso con amici dagli orari simili unite anche una passione per una certa fortunata serie cinematografica nata dalla mente di Ridley Scott, ottime notizie per voi: a partire dal 24 agosto potrete affrontare orde di arrabbiatissimi xenomorfi in quel di Aliens: Fireteam Elite.

ERAVAMO TRE AMICI AL BAR

Se prendendo in mano il gioco di Cold Iron Studios vi aspettate di trovarvi davanti atmosfere paragonabili a quelle di Alien: Isolation, vi fermo subito dicendovi che state guardando nel posto sbagliato. Quando i Marine Coloniali della USS Endeavor sono chiamati a intervenire su LV-895 e sulla raffineria spaziale Katanga, gli xenomorfi hanno ormai vinto e sciamano a dozzine.

NIENTE PROTAGONISTI IN PREDA AL PANICO: QUA SIAMO ARMATI E PRONTI

Anche i nostri protagonisti, però, non sono certo inermi e spaventati: hanno addestramento, hanno armi cariche e sopratutto tanta voglia di scaricarle su qualunque cosa si muova e non indossi la mimetica dei marine. E per metterli alla prova, o meglio, per mettere alla prova noi giocatori Aliens: Fireteam Elite ci mette di fronte dodici livelli divisi in quattro campagne di difficoltà crescente. Ciascuna delle missioni, a dire il vero, è strutturata in maniera piuttosto semplice: ci viene ordinato di avanzare in un livello lineare dove di tanto in tanto, di solito in corrispondenza di obiettivi come una console da attivare o dover attendere la decrittazione dei codici di apertura di una porta, verremo assaliti da ondate di nemici.

Aliens Fireteam Elite Recensione

La torretta lanciafiamme ha poca gittata, ma contro le orde aliene è una delizia.

Vale la pena sottolineare che, a differenza di quanto accade in Left 4 Dead o in riusciti emuli come i due Vermintide, i momenti in cui dovremo fermarci a respingere un’orda sono fissi, anche se ovviamente questo non significa che il resto del tempo potremo abbassare la guardia: attacchi minori di xenomorfi saranno sempre lì per distrarci, farci perdere tempo, munizioni e preziosa salute. Abbastanza semplice è anche il modo in cui sono strutturati gli attacchi. Quando dovremo fermarci a respingere un’orda in arrivo, gli xenomorfi tenderanno a seguire alcuni percorsi predefiniti prima di arrivare alla nostra posizione, rendendo così più facile gestire gli attacchi con l’esperienza e un pizzico di buona memoria. Un po’ meglio funziona con i sintetici (già, pensavate mica che la Weyland-Yutani stesse a guardare?) che tendono a riempire in maniera più organica i vari livelli, sfruttando le coperture e non limitandosi a seguire il sentierino dettato dalla loro programmazione.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Gameplay divertente / Buona varietà di armi / Scenari dal buon colpo d’occhio...

Contro

  • ...ma i livelli sono pochi e il loro design non stupisce / Il feeling da basso budget è sempre presente / L’IA dei compagni ha bisogno di essere rivista.
7.8

Buono

Dai monti del Trentino scende Marco Bortoluzzi – figurativamente, s'intende, perché per smuoverlo dal suo paese servono le cannonate. Non chiedetegli mai perché ha giocato così tanto a Dota 2.

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