Road 96 – Recensione

PC Switch

Dalle menti creative dietro 11-11 Memories Retold e Valiant Hearts arriva Road 96, un’avventura on the road tra fuga, libertà e rivoluzione.

Sviluppatore / Publisher: Digixart / Digixart Prezzo: 19,96€ Localizzazione: Test Multiplayer: Assente PEGI: 16 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store), Nintendo Switch

La Road 96 è la strada più importante di Petria. E non perché lungo i suoi chilometri di asfalto si siano consumate le gesta e le parole di un’intera generazione di artisti, quanto piuttosto perché è la sola a puntare verso il valico nel Muro, l’unico punto del confine aperto al passaggio dei mezzi commerciali, ma non delle persone.




Tyrak, formalmente il primo ministro, ma di fatto il dittatore della nazione, ha difatti reso illegale l’uscita del paese come risposta alle numerose contestazioni piovutegli contro a ridosso delle imminenti elezioni. Una manovra che, tuttavia, non ha fermato la progressiva sparizione di giovani adolescenti che da settimane ha colpito il paese.

COMPAGNI DI VIAGGIO

Road 96 è anche il titolo di un ambizioso (nonché riuscito, diciamolo subito rompendo gli indugi) esperimento narrativo di Digixart che ci porta indietro nel tempo, nella torrida estate del giugno 1996, sulle strade dell’immaginaria, ma piuttosto verosimile Petria. Caratterizzata da colori accesi e scenari in cui si alternano il rosso della terra e il verde delle chiome degli alberi, in Road 96 si respira fin da subito un po’ dell’atmosfera di Firewatch, attraversata qui e la da altre declinazioni dell’avventura moderna. Con la calma di chi si gode il viaggio senza farsi ossessionare dalla meta, Road 96 si concede una partenza lenta, morbida. Siamo a un paio di migliaia di chilometri dal confine, seduti su un autobus sgangherato, e poco distante da noi siede Alex. È poco più che un bambino e smanetta senza sosta sul mini portatile poggiato sulle gambette. Il tappo però ne sa, non solo di PC, ma anche di come vanno le cose qui intorno, dalla senatrice Florres avversaria di Tyrak, data per spacciata, alle Brigate Nere, il gruppo accusato di un brutale attentato una decina di anni prima.

Road 96 Recensione

Un vecchio tiranneggiante sfidato alle elezioni da una senatrice: dove potrei averlo già visto?

Alex è solo il primo dei nostri compagni, più o meno consapevoli, di viaggio. Ci sarà Zoe, la bella Zoe, con la sua disco anni ’90. Poi Sonya, la presentatrice della FOX News locale, di cui ignoravo l’esistenza, e che avrei volentieri continuato ad ignorare. E ancora Fanny, la poliziotta che mi ha quasi fatto cambiare idea sui poliziotti, e John, il grosso camionista con problemi di cuore. Ho persino rischiato di non arrivarci al confine, colpa di Mitch & Stan, coppia di svitati, ma anche di rapinatori, e di quello psicopatico che un tempo guidava un taxi. Ora però che la sbarra è così vicina, riesco quasi vedere ciò che mi aspetta sull’altro lato… l’episodio 2?

IN FUGA PER LA LIBERTÀ

Secondo giro: questa volta non c’è più la domanda a video (“Che tipo di viaggiatore sei?) a darmi il benvenuto, ma la stridula Sonya con le sue news governative. Concluso un destino, ne abbiamo un altro per le mani: gli adolescenti di Petria che hanno lasciato casa in cerca di migliori fortune non sono pochi e io non sono solo uno di loro, sono tutti loro. Sulle calde strade che puntano verso la Road 96 si affacciano sempre le stesse facce, ma con qualcosa di diverso da raccontarci, giorni diversi ad orari diversi.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Scritto bene (anche nella traduzione) / Approccio procedurale interessante / Fa avvertire il peso delle scelte.

Contro

  • Ci mette un po’ a ingranare / Tecnicamente non va oltre il buono.
8.3

Più che buono

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