Hell Let Loose – Recensione

PC PS5 Xbox Series X

Hell Let Loose, peculiare FPS multiplayer del team indipendente Black Matter, è finalmente abile e arruolabile per lasciare l’Accesso Anticipato e immergerci nella sanguinosa bolgia della WWII.

Sviluppatore / Publisher: Black Matter / Team17 Prezzo: 29.99€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Online PEGI: 18+ Disponibile Su: PC (Steam); prossimamente su PS5 e Xbox Series X|S

Vincere o morire insieme come un sol uomo, lo riassumerei così questo crudele simulatore di guerra e non andrei molto lontano dalla realtà, la stessa che mira a replicare. Realismo e crudeltà dunque, com’è giusto che sia in una WWII che torna efficacemente in vita sui nostri schermi.




Entrato in Accesso Anticipato il 6 giugno 2019, Hell Let Loose si appresta a concludere il suo percorso di gestazione il 27 luglio con la pubblicazione su PC tramite Steam (successivamente arriverà su console next gen).

TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI

La definizione ufficiale dice che è “un simulatore di guerra, non uno shooter arcade ad arene” e ci sta tutta. Nell’opera dello studio australiano, infatti, i giocatori meno calati nel contesto, i Rambo abituati a saltare per il campo di battaglia, sono poco più che succulenta carne da macello. Pur rivelandosi un war-sim hardcore ma non troppo, il realismo è il fulcro di un’esperienza che ci ricorda con inflessibile puntualità quanto sia spietata la guerra: collaborare con i compagni e ragionare al plurale è la cosa giusta da fare non solo per vincere, ma anche per sopravvivere.

Hell Let Loose Recensione

Un attimo di calma apparente nella Foresta di Hürtgen, in Germania.

Sia chiaro: Hell Let Loose è brutale. Basta un singolo colpo nel punto giusto per uccidere o morire, il gunplay è ben fatto ma spigoloso (invero appagante una volta compreso come domare ogni arma) e non è raro farsi un lungo tratto a piedi soltanto per perire miseramente senza sapere verso chi o cosa indirizzare le imprecazioni. Ecco qualche altro dettaglio sparso che spiega cosa aspettarsi: i carri armati sono macchine infernali da manovrare, ma quando ogni posto è occupato da chi sa cosa fare sono devastanti; c’è il fuoco amico; bisogna tenere conto dell’angolo di impatto di un razzo per infliggere danni ingenti a un mezzo corazzato e, quasi a sottolineare che qui l’ego si deve nutrire d’altro, quando si ammazza qualcuno non c’è conferma visiva della kill.

Hell Let Loose Recensione

Non so l’immagine rende, ma l’atmosfera tesa, l’angoscia e l’eccitazione sono una costante.

NON ASPETTATEVI UN GIOCO MOSCIO: I RITMI SANNO ESSERE FRENETICI E GLI SCONTRI A FUOCO SERRATI

Ciò non significa che il gioco sia moscio, tutt’altro: i ritmi sanno essere frenetici e gli scontri a fuoco serrati in virtù di una serie di minuzie che rendono – realisticamente – difficile la vita in prima linea. È guerra “vera”, la concentrazione deve essere costantemente settata su alto e il profilo su basso anche quando si è in trincea. Tuttavia, per quanto l’elemento shooter sia preminente e di buona fattura, Hell Let Loose si distingue per la marcata componente strategica e la fedeltà storica. L’equipaggiamento, i veicoli e le uniformi sono gli stessi dell’epoca e l’immersione ne trae giovamento, ma il meglio in questo senso lo offrono le ampie mappe. Sfruttando dati satellitari e immagini di ricognizione, gli sviluppatori hanno ricreato fedelmente nove iconici campi di battaglia (come Omaha Beach, Carentan e Foy) che, taluno più, taluno meno, sono uno spettacolo meraviglioso da respirare e da giocare (interazione con gli scenari non pervenuta, ahimè).

E SE FOSSE SOLO UN BELL’INIZIO?

In questi magnifici scenari sul fronte occidentale del conflitto è eccitante unirsi al furioso scontro tra cinquanta americani e cinquanta tedeschi mentre si affrontano nelle due modalità, Warfare e Offensive. Nella prima l’obiettivo è conquistare uno degli HQ degli avversari, ma per farlo bisogna controllare tutti i cinque settori che compongono la mappa. Se allo scadere del tempo (90 minuti!) nessuno è riuscito nell’impresa, vince la fazione che controlla il maggior numero di settori. Queste aree cambiano posizione da una partita all’altra garantendo il rinnovo degli obiettivi e degli approcci dettati dall’ambiente, inoltre sono i punti nevralgici della bagarre poiché, a chi li occupa, forniscono a cadenza regolare una delle tre risorse (Fuel, Manpower o Munition) utili per supportare in vari modi le truppe.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Azione, strategia e co-op in un war-sim solidissimo / Regala momenti di pura esaltazione / Eccezionalmente immersivo.

Contro

  • Va smussato tecnicamente / Un tutorial non farebbe male / Senza collaborazione può essere frustrante.
8.4

Più che buono

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