R-Type Final 2 – Recensione

PC PS4 Switch Xbox One

Con R-Type Final 2, il re indiscusso degli shoot’em up a scorrimento orizzontale è tornato dall’oltretomba degli arcade: più grosso, più armato, più potente e più moderno.

Sviluppatore / Publisher: Granzella / NIS America Prezzo: ND Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 7 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store), PS4, Xbox One, Nintendo Switch

Tanti anni fa, in una sala giochi lontana lontana, c’era R-Type, un bellissimo coin op della Irem Corporation tanto affascinante quanto famigerato, per una buona serie di motivi. Innanzitutto, aveva una grafica e una colonna sonora da urlo: semplicemente su un altro livello, se confrontate con quelle di tutti i titoli simili della stessa epoca. E poi era difficile. Dannatamente difficile: astronavi, robot bipedi, lanciamissili semoventi, tentacoli, strani insetti e qualunque altro genere di creatura biomeccanica si davano accoratamente da fare per distruggere la nostra navicella e, manco a dirlo, l’unico modo per sopravvivere a tutti gli attacchi era memorizzare la sequenza di arrivo di ciascuno sciame, raccogliere l’arma giusta al momento giusto e usare con maestria il ‘pod’ e il ‘beam’, due concetti innovativi che rendevano questo gioco rivoluzionario.




Il ‘pod’ era un upgrade per la navicella che poteva svolgere due mansioni differenti: attaccato alla medesima, anteriormente o posteriormente, poteva fare da scudo e da arma aggiuntiva; quando era separato, invece, vagava nei paraggi e ci dava una mano a distruggere tutto quello che si muoveva sullo schermo. Il ‘beam’, invece, era un fascio di luce che poteva partire solo dalla nave principale e andava caricato tenendo premuto il tasto fuoco: al suo rilascio, emetteva un colpo tanto potente quanto la sua carica, capace di distruggere i nemici più grossi o più nemici piccoli contemporaneamente.

R-TYPE APPARTENEVA TRANQUILLAMENTE A QUELLA CATEGORIA DI GIOCHI CHE SI POSSONO DEFINIRE “BESTEMMIOGENI”

L’uso combinato di queste due armi richiedeva una certa maestria ma, come tutti i coin op, R-Type era strutturato per sorprendere il giocatore a ogni pié sospinto, allo scopo di fargli perdere una vita e indurlo a imparare qualcosa di nuovo ogni volta: in altre parole, a fargli spendere una tonnellata di monetine prima di ottenere qualche rimarchevole successo. Inutile aggiungere che il bestemmiogeno coin op sia stato convertito con successo su tutte le piattaforme possibili e immaginabili, diventando nel contempo oggetto di mille remake e tentativi di imitazione (un po’ come la Settimana Enigmistica, insomma).

BLASTIAMO L’IMPERO BYDO ANCHE OGGI

Fast forward fino al 2021, ed ecco arrivare R-Type Final 2 per PlayStation 4 (la piattaforma di prova), Xbox One e Series X|S, Nintendo Switch e – ovviamente – PC, più grosso cattivo e moderno che mai. Il nuovo sparatutto di Granzella riprende da vicino la struttura dei livelli e dei nemici del coin op originale, reinterpretandoli però in maniera molto più realistica e particolareggiata, dando cioè a ciascuno stage un’ambientazione vera e propria, fatta di stanze che comunicano tra di loro, porte che si aprono, elementi che scorrono, girano, si muovono in maniera davvero sorprendente.

r-type final 2 recensione

I robottoni del vecchio R-Type hanno mangiato tanti spinaci, e adesso sono diventati molto più grossi!

Insomma, se nel 1987 ci potevamo stupire per la grafica del coin op, nel 2021 possiamo considerarla il foglio bianco su cui i grafici hanno costruito un mondo. Anzi, uno diverso per ciascun livello. La colonna sonora che accompagna l’azione è pregevole ma non memorabile, ma l’aspetto più delicato del gioco rimane ovviamente il gameplay, destinato a scontrarsi con un progenitore fin troppo illustre, per perdonare un fallimento. E anche qui, lasciatemelo dire, le notizie sono confortanti.

GUARDA GUARDA CHI SI RIGIOCA!

R-Type Final 2 è il caro (mica tanto) buon vecchio R-Type con alcune pregevoli aggiunte: ritroviamo tutti gli elementi classici del coin op e, al centro dell’azione, ci sono ancora il pod (chiamato ‘force’ in questa versione) e il beam, tuttavia ci sono anche alcune novità di rilievo. Innanzitutto, non abbiamo più a disposizione una sola nave ma possiamo scegliere tra nove modelli diversi, ognuno con le proprie armi caratteristiche. All’inizio sono solo tre, ma sblocchiamo le altre strada facendo. Poi, il nostro pod dispone anche di una super arma stile “smart bomb” che, in modo estremamente scenografico, può far fuori tutti i nemici sullo schermo in un colpo solo. Infine, possiamo personalizzare le navicelle col colore che vogliamo, dando loro un aspetto più personale.

r-type final 2 recensione

Quando diciamo che gli alieni hanno armi GROSSE, intendiamo cannoni come questo!

Questioni cosmetiche a parte, bisogna ammettere che l’opera novella del designer Kazuma Kujo ha il suo bel perché: R-Type Final 2 è tostissimo da giocare anche ai livelli di difficoltà più elementari (per la precisione: “Addestramento” e “Bambino”, quasi a voler scoraggiare chiunque dall’usarli), per raggiungere punte di malvagità infernali ai livelli più difficili. Ma, se non altro, una volta affrontato l’esborso iniziale per il download del gioco, non dovremo più scialacquare i nostri sudati stipendi in monetine. Le imprecazioni elevate al cielo durante lo sterminio dell’invadente razza aliena, tuttavia, saranno sempre le stesse. Anzi, forse nel frattempo ne avremo imparata qualcuna molto più colorita.

In Breve: Ragazzi, qui non si scherza per niente. Quando si maneggiano brand storici come quello di R-Type, su cui molti di noi hanno letteralmente pianto in gioventù, si gioca coi sentimenti dei videogiocatori: se fosse uscita fuori una schifezza, ai signori di Granzella probabilmente sarebbe servita proprio un’invasione aliena, per distogliere l’attenzione dei delusi. Invece devo ammettere che R-Type Final 2 mi è proprio piaciuto: rivede le meccaniche del grande classico con modernità e sapienza, senza esagerare, mantenendo invariata l’impostazione che ci ha fatto pluridannare l’anima in sala giochi, ma sviluppando con dovizia i particolari di contorno, con aggiunte tutto sommato non indispensabili che accontentano sia chi vuole giocare alla vecchia maniera, sia chi vuole sviluppare nuove strategie con le navicelle aggiuntive. Ci sono alcune lentezze qua e là, come l’intro animata macchinosa da skippare, ma per il resto è lui: è R-Type, è tornato e anche stavolta ci farà prigionieri.

Piattaforma di Prova: PS4 Pro
Com’è, Come Gira: Nessuno scatto, nessun tentennamento sulla PS4 Pro. Ma probabilmente girerà allo stesso modo anche sulle PS4 normali.

Condividi con gli amici










Inviare

Pro

  • L’R-Type del nuovo millennio / Fedele all’impostazione classica, con qualche ammodernamento / Grafica e gameplay davvero eccellenti.

Contro

  • A tratti snervante / Colonna sonora un po’ sotto le aspettative.
8.6

Più che buono

Diffidate delle imitazioni. Il vero prototipo di tecno-nerd ce l’abbiamo noi e si chiama Paolo Besser. La CBS vorrebbe darci un sacco di soldi per un suo cameo in un episodio di BIg Bang Theory, ma il nostro rifiuto è netto e deciso: dopotutto, sapete che figura barbina farebbe fare a Leonard e Sheldon?

Password dimenticata